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I Diamanti Etici e il Kimberley Process
 
I "Conflict Diamonds" o "Blood Diamonds" sono diamanti che provengono da zone controllate dalle forze o dalle fazioni opposte ai governi legittimi ed internazionalmente riconosciuti. Questi diamanti vengono usati per alimentare l'azione militare nell'opposizione a quei governi. I diamanti sono venduti sul mercato nero e sono usati per propagare guerre sanguinarie che creano molte vittime anche tra i bambini. Davisgioielli propone solamente diamanti acquistati da fonti lecite non coinvolte nel finanziamento di conflitti, e nel rispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Il venditore garantisce pertanto che questi diamanti provengono da zone libere da conflitti, in base alle informazioni in possesso e/o alle garanzie dei suoi fornitori. Kimberley Process è la conferenza dei paesi che aderiscono al sistema internazionale di certificazione dei diamanti grezzi: il Kimberley Process Certification Scheme (KPCS).



Il nome "KIMBERLEY PROCESS" deriva dall'omonima città diamantifera del Sudafrica dove nel 2002 si riunirono una sessantina di paesi produttori e acquirenti di diamanti grezzi, assieme ai rappresentanti delle maggiori industrie e società commerciali del settore e alcune organizzazioni per i diritti umani. Il problema consisteva nello stabilire un meccanismo di controllo sul mercato delle pietre grezze in modo da garantire che i diamanti estratti in zone di guerra non arrivassero sul mercato mondiale e così smettessero di finanziare le parti in conflitto. Nel novembre 2002, 52 governi hanno ratificato e adottato il Sistema di certificazione del Kimberley Process (KPCS), il quale è stato applicato appieno nell'agosto del 2003. In questo modo
i paesi contraenti venditori mettono in vendita diamanti grezzi con un Certificato d'Origine attestante che sono state estratte in modo legale e non hanno finanziato movimenti armati e paesi contraenti compratori acquistano solo gemme accompagnate da tale certificato. Oggi 69 Governi, in collaborazione con il settore del diamante e le ONG, sono impegnate e legalmente vincolate nell'ambito di questo processo controllato dall'ONU.
I paesi aderenti al Kimberley Process (compresa la Comunità Europea come singolo partecipante in rappresentanza di 27 stati) coprono attualmente ben il 99% della produzione globale di diamanti grezzi. I paesi partecipanti al Kimberley Process sono soggetti a ispezioni periodiche e a procedure di monitoraggio da parte degli altri stati membri, allo scopo di garantirne il rispetto. Inoltre, tutte le transazioni di vendita di diamanti sono sottoposte singolarmente a controllo e sono altresì soggette a regolamenti governativi indipendenti. I paesi che risultino non conformi sono soggetti a sanzioni da parte del Kimberley Process.
Tutti i paesi che fanno parte del Kimberley Process sono tenuti sotto stretto controllo.


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